di Piero Falletta

E’ una location insolita questa scelta dagli organizzatori per la mostra degli Impressionisti: il Museo Storico della Fanteria.

Sotto le antiche mura di Roma, affiancato alla bellissima Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, offre al visitatore - ancor prima dell’ingresso nelle sale dove sono esposte queste splendide testimonianze di un periodo artistico che ha fatto la storia della pittura - uno scorcio della Roma Imperiale che non può non essere amata da tutti.

All’interno, dopo una carrellata di fucili, obici e munizioni varie, si può accedere ai piani superiori che ospitano la mostra prodotta da Navigare s.r.l..

di Piero Falletta 

Domenica 7 aprile sono andato a Santa Maria Maggiore e, alla sinistra del Portico, alla base della scala che porta alla Loggia delle Benedizioni al piano superiore, era collocata la “Sperduta”, una vecchia campana inizialmente posizionata nell’antico campanile della Basilica.

Tale campana risale al periodo più importante del pontificato di Niccolò IV, primo Papa francescano. Fu una donazione del senatore romano Pandolfo Savelli “Ad Honorem Dei et Beate Marie Virginis”.

Capolavori dalla Galleria Borghese a Palazzo Barberini

29 marzo – 30 giugno 2024

di Piero Falletta

Quando due, tra le più importanti realtà museali romane e probabilmente italiane, decidono di affrontare un percorso di collaborazione insieme, viene fuori una splendida mostra che mi sento di segnalare a tutti i cultori dell’arte ed ai turisti in visita a Roma in questo periodo.
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Museo Napoleonico

di Piero Falletta

Ci troviamo nello splendido palazzo che ospita il Museo Napoleonico, a Roma, sul Lungotevere alle spalle di Piazza Navona.

Siamo subito circondati dalla splendida atmosfera che si respira all’interno. Mobili, quadri e oggetti appartenuti all’"Empereur".

Non siamo qui, però, per parlare di lui ma di un suo discendente: il Conte Giuseppe Primoli, imparentato con Napoleone tramite Mathilde Bonaparte, zia da parte della madre.

di Piero Falletta

Distesa nel suo fiume, racchiusa tra due ponti molto importanti che uniscono il Centro storico all’Oltretevere, a pochi passi dal Campidoglio e dai Fori, l’Isola Tiberina ha contribuito moltissimo, da oltre duemila anni, a scrivere la storia e il destino di Roma.

Qualche storico vuole che si sia formata quando il popolo si ribellò a Tarquinio il Superbo e lo cacciò da Roma. Era il 510 a.C..

di Piero Falletta

Tutti i romani che per visitare la città o per effettuare degli acquisti in negozi specifici del centro, tutti i turisti che hanno attraversato la città da Piazza Venezia verso il Vaticano o viceversa, hanno sicuramente notato un’area recintata con dei ruderi nella zona sottostante alla superficie stradale.

di Piero Falletta

Palazzo Merulana, a Roma, nell’omonima via all’incrocio con via Labicana, oggi bianco, moderno, fu costruito nel 1929 in stile umbertino, come tutti i palazzi di quella zona, tipico di quell’epoca.

Un tempo ospitava l’Ufficio d’Igiene ma per molti anni, dopo la fine della seconda guerra mondiale, è rimasto in stato di abbandono.

Il Colosso di Costantino a Villa Caffarelli

di Piero Falletta

Ci troviamo a Villa Caffarelli, alle spalle dei Musei Capitolini.

Nel giardino della villa, all’ingresso, è stata posizionata una colossale statua alta circa 13 metri identificata con l’Imperatore Costantino.

Ovviamente è una riproduzione !

Imponente e molto bella, è stata rifatta con l’aiuto della realtà virtuale prendendo come modelli i resti di una statua colossale che si trovano nel cortile all’ingresso dei Musei Capitolini.

di Piero Falletta

Ho appena appreso da una collega che oggi, 5 Febbraio 2024, a Firenze, è morto il Professor Antonio Paolucci.

La notizia mi ha addolorato profondamente.

Paolucci è stato, secondo me, il più bravo storico dell’arte che ha operato in Italia nei due/tre decenni scorsi.

Entrato nell’Amministrazione dei Beni Culturali nel 1969, ha ricoperto incarichi di assoluto prestigio sino ad esser nominato Ministro dei Beni Culturali nel 1995.

Un calligramma da leggersi con il microscopio riproduce l’intero libro di litanie:

l’"Officium Beatae Mariae Virginis".
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